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CONSIGLI PER L'ALIMENTAZIONE
16/03/2022
Avere gli alimenti giusti a portata di mano è fondamentale non solo per affrontare con successo le pedalate più lunghe ma anche per rendere le uscite brevi più divertenti e brillanti. Se sei un ciclista esperto, probabilmente conosci l’orribile sensazione che si prova quando le energie sono agli sgoccioli. Se sei meno esperto, qualche consiglio utile: porta con te degli spuntini in occasione di ogni pedalata!

Prima della pedalata:
L’ideale è ingerire un mix di carboidrati e proteine, per avere le energie necessarie per affrontare tutto il percorso, indipendentemente dalla distanza. Il consiglio è di mangiare un’ora prima dell’uscita, in modo da non avere crampi durante l’uscita. Idratarsi prima di tutto!
Nella dieta del ciclista acqua a volontà
Sottolineare l'importanza dell'idratazione nel ciclismo può sembrare scontato, ma in realtà non lo è, visto che in genere avvertiamo la sete solo quando il nostro corpo è già disidratato.

Per evitare un abbassamento delle performance, è bene quindi giocare d'anticipo e iniziare a bere prima ancora di sentire la sete. L'acqua non dev'essere troppo fredda, neppure in estate, e va bevuta a piccoli sorsi, prima, durante e dopo la pedalata.

Prima di partire, assicurati di avere una buona scorta di acqua.

Alcuni  alimenti pre-pedalata preferiti sono:

1. Farina d’avena: aggiungi un po’ di banane e burro di frutta secca se vuoi gustare qualcosa di originale!

2. Fette biscottate miele marmellata biscotti e burro di frutta secca: una deliziosa e classica combinazione di carboidrati e grassi sani. Aggiungi un po’ di frutta per avere più energia.

3. Yogurt, frutta e bacche: un po’ di frutta secca o di burro di frutta secca per arricchire lo spuntino con proteine e grassi.

Durante la pedalata:
È meglio scegliere degli snack facili da scartare e mangiare, pratici da riporre nella tasca o nello zaino. Cerca di portare molti snack, anche se pensi di non averne bisogno. Non si sa mai: la pedalata potrebbe durare più a lungo del previsto oppure potresti avere necessità di una sosta per riparare una foratura. Assicurati di avere a portata di mano acqua e bevande idratanti sufficienti per ripristinare i liquidi persi. Mangia e bevi un po’ ogni 30/40 minuti trascorsi in sella.

Alcuni snack preferiti da consumare durante la pedalata sono:

1. Snack e gel energetici: nutrienti e di carboidrati!

2. Barrette proteiche: sono facili da infilare in tasca.

3. Frutta secca: un’ottima fonte di proteine e grassi sani .

4. Panini al latte con la marmellata, le gallette di mais, cioccolato oppure anche la frutta disidrata, come albicocche secche o datteri.

5. Alimentazione del ciclista il giorno dopo la corsa in bici
I pasti del giorno dopo l'allenamento saranno dedicati alla ricostruzione delle fibre muscolari con i cibi proteici, perfetti per assolvere a questa funzione.
Il giorno dopo la corsa, il pasto potrebbe essere a base di manzo, tacchino, uova o pollo, mentre i ciclisti vegetariani potranno mangiare soia, legumi e avena a volontà.

6. Evitare gli alcolici nella dieta per ciclisti
Finora abbiamo parlato dello stretto legame tra alimentazione e ciclismo, ma anche quello che beviamo influisce sulle performance del ciclista. Vale la pena ricordare, infatti, che gli alcolici sono acerrimi nemici per chi vuole dare il massimo in sella alla propria bici.

L'alcol ha la capacità di inibire le funzioni cerebrali e tra l'altro contribuisce a disidratare il corpo. Come abbiamo visto, l'idratazione è invece un aspetto fondamentale per avere delle buone prestazioni in bici, quindi è meglio stare alla larga dagli alcolici almeno dal giorno prima della pedalata.

Si tratta di indicazioni semplici e facilmente applicabili da parte di ciclisti di ogni livello. Se invece hai bisogno di informazioni più approfondite, il consiglio di rivolgersi ad il medico di famiglia o a un nutrizionista.



07/02/2022
CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE DELLA BICI
Quando arriva la stagione invernale la domanda di molti ciclisti ruota intorno alla propria bicicletta. C’è chi, non curante del freddo, continua le proprie uscite su strada e c’è chi sceglie di cambiare mezzo, passando ad una mountain bike o una gravel. In ogni caso gennaio è un mese da segnare sul calendario per la cura della propria bicicletta in vista di un nuovo anno ricco di pedalate. Un ciclista appassionato e con una discreta manualità può cimentarsi da solo nella manutenzione annuale, il consiglio però è quello di affidarsi a mani esperte per le operazioni più complesse: sia per garantire il miglior risultato, sia per non mettere a repentaglio la funzionalità della meccanica della bici. Abbiamo chiesto a Mauro Adobati, meccanico del team Trek-Segafredo e della nazionale italiana, le 5 operazioni essenziali che ogni ciclista non deve mai dimenticare in vista della stagione invernale.

 
1. Fili, guaine e freni
 
E’ buona norma procedere ad un’attenta verifica dei fili di trasmissione e dei freni, procedendo senza esitazioni ad un cambio qualora si notino segni di usura eccessivi. Per chi utilizza un cambio elettronico vanno verificati gli aggiornamenti che il produttore consiglia, oltre allo stato delle batterie. Sui freni va posta la massima attenzione: con i freni a disco bisogna verificare innanzitutto le pastiglie e poi l’impianto idraulico, senza dimenticare cambio dell’olio, pulizia dei pistoni e delle pinze. Discorso più semplice per i freni tradizionali dove, oltre al cablaggio, bisogna verificare lo stato dei pattini.

 
2. Movimento centrale e serie sterzo
 
Un passaggio fondamentale nella revisione di fine anno è lo smontaggio di queste due parti per verificarne le condizioni. Al movimento centrale vanno controllati i cuscinetti e, qualora fossero in buono stato, vanno comunque puliti e ingrassati nuovamente. Discorso identico per la serie sterzo, il cui smontaggio permette anche una verifica della forcella e dell’attacco manubrio, alla ricerca di indizi di possibili micro rotture, qualora ce ne fossero.

 
3. Ruote
 
Si parte da un controllo accurato del copertone, del tubolare o del tubeless. È importante affidarsi alle indicazioni dei produttori per constatare lo stato di usura, ma già a occhio è possibile riconoscere un copertone che è necessario sostituire dalla curvatura del battistrada. Per il tubless invece è importante verificare il liquido all’interno: qualora ci fossero indizi di secchezza bisogna pulire e aggiungere liquido nuovo. Successivamente si procede alla verifica del cerchio, controllando in prima battuta raggi e relativa centratura. Il tagliando annuale è anche la giusta occasione per aprire e verificare l’interno del mozzo, procedendo ad una pulizia accurata e ingrassando nuovamente i cuscinetti, qualora non fossero da sostituire.

 
4. Trasmissione e gruppo
 
Sono le parti che più di tutte andrebbero pulite non solo d’inverno, ma con costanza durante tutto l’arco della stagione di utilizzo. Se l’intenzione e di mettere la bici a riposo per qualche mese, si consiglia un’attenta verifica della catena e del gruppo e relativa regolazione. Uno scrupoloso lavaggio è la base. Qualora invece verrà utilizzata la bicicletta anche durante la stagione invernale, la pulizia diviene ancora più importante, perché il sale che spesso viene buttato per evitare il ghiaccio sulle strade è uno dei peggiori nemici delle parti meccaniche. Sulla scelta del lubrificante da utilizzare, invece, il consiglio è di sceglierne uno il più possibile denso e protettivo anche durante la stagione invernale, la pulizia diviene ancora più importante, perché il sale che spesso viene buttato per evitare il ghiaccio sulle strade è uno dei peggiori nemici delle parti meccaniche. Sulla scelta del lubrificante da utilizzare, invece, il consiglio è di sceglierne uno il più possibile denso e protettivo.

 
5. I dettagli che possono fare la differenza
 
Se la bici è in buono stato, se il telaio non ha ricevuto colpi o urti tali da richiedere un’ulteriore verifica, è bene spendere qualche minuto per la verifica delle tacchette delle scarpe, qualora fossero usurate eccessivamente o spostate rispetto al posizionamento ottimale. Altro controllo importante riguarda le condizioni della sella in termini di usura. Entrambi questi ultimi sono componenti che possono influire non poco sul comfort quando si pedala.
 
E se uno scegliesse di dedicarsi allenamento sugli home trainer?
 
Il consiglio è sempre quello di procedere comunque con tutti i controlli e la pulizia necessari. Ovviamente l’usura della bici sui rulli è relativa, specialmente se si utilizza uno smart trainer. Se invece si utilizza un rullo tradizionale bisogna considerare l’usura del copertone posteriore che viene del tutto consumato soprattutto dopo un’intensa stagione. L’ideale sarebbe avere una ruota ad hoc dotata di copertone per uso esclusivo sui rulli. Altrimenti bisogna mettere in conto la sostituzione del copertone non appena si decide di tornare a pedalare su strada. Se avete dubbi o non vi sentite sicuri, comunque, affidatevi sempre al vostro meccanico di fiducia.


19/08/2019
DIARIO DI UN CICLISTA

Tabella dati della salita da Prato allo Stelvio
Partenza: Prato allo Stelvio 907 m

Arrivo: Passo dello Stelvio 2758 m

Lunghezza: 24.3 km

Dislivello: 1851 m

Pendenza Media: 7.5 %

Pendenza Massima: 14%

Consigli su come affrontare la salita dello Stelvio in bdc
Parcheggiata la macchina all’inizio dell’abitato di Prato allo Stelvio, ho preparato la bici e iniziato a pedalare. Per un tratto ho costeggiato il Rio Solda e ho pedalato nel bosco, con pendenze non elevate.

Conoscendo bene la salita, scalata varie volte, sono partito con calma e senza forzare, visti i km da percorrere e le pendenze da affrontare. I primi 4,5 chilometri sono trascorsi velocemente e sono arrivato senza accorgermene a Ponte allo Stelvio. Manca poco alla vera salita!!

Ho continuato sulla strada principale, la SS 38, e mi sono trovato al paese di Gomagoi, dove ho avuto i primi assaggi delle pendenze per raggiungere il Passo dello Stelvio. All’uscita del paese sono andato diritto, mentre, svoltando a destra, avrei potuto raggiungere Solda, altra bella salita.

Ho proseguito in direzione Passo dello Stelvio e, dopo la prima curva, ho notato il cartello indicante il 48° tornante; non pensate ai restanti 47 per raggiungere la vetta!!! Ho affrontato la salita con calma, senza mai forzare la gamba, e mi sono trovato al paese di Trafoi.

Il nome Trafoi deriva dalla località “tre fontane” dov’è presente un santuario, raggiungibile a piedi dal paese. Alla fine del paese ho trovato su una curva a destra l’hotel Bella Vista della famiglia di Gustav Thöni, campione di sci alpino degli anni ’70; sulla facciata è stata disegnata la gigantografia della sua firma.

Sono arrivato al decimo chilometro, così come letto dal GPS, e da questo punto in poi, inizia la vera salita verso il Passo, con pendenze che non danno tregua. Ho affrontato alcuni tornanti nel bosco e, una volta uscito, ho approcciato il tratto più impegnativo dell’ascesa; sono ora al quindicesimo chilometro vicino all’albergo Weisser Knot (Rocca Bianca).

Il bosco diventa sempre più rado e ciò indica l’innalzamento della quota e, quindi, il cambiamento del panorama circostante. Sono uscito dal bosco e ho iniziato a vedere i tornanti rimanenti per raggiungere la meta della giornata. Ho pedalato con calma e in modo agile, osservando lo scenario limitrofo che, come ogni volta, mi ha lasciato a bocca aperta: l’Ortles!!!

Sono così arrivato al 19° chilometro dove alla mia sinistra ho trovato l’Hotel Franzenshöle: ciò significa che da qui mancano meno di 6 chilometri alla vetta!!! Sono proprio questi ultimi 6000 metri a non dare tregua; le pendenze variano dall’8% al 10%!

Sono arrivato finalmente all’ultimo tornante, manca ormai poco per giungere al traguardo. In cima, come sempre, ho incontrato tanta gente, ciclisti con qualsiasi tipo di bici e semplici turisti, tutti a far la foto ricordo davanti al cartello del Passo dello Stelvio.


17/01/2019

“PEDALIAMO INSIEME IN ALLEGRIA” è il motto che ha spinto nel lontano 1998 un gruppo di amici amanti del ciclismo che già da alcuni anni pedalavano organizzati e in
compagnia a dar vita a una nuova società. Nasce così in una fredda sera d’inverno su iniziativa dello storico presidente ora “onorario” Severino Telatin e del compianto Franco Intersimone “il Torinese”, maestro di ciclismo per un’intera generazione il “ PEDALE COMITENSE” associazione sportiva dilettantistica con lo scopo di darsi un’ufficialità secondo le normative previste ma anche delle regole comportamentali nello svolgimento dell’attività. A distanza di vent’anni di attività, per festeggiare l’evento, su iniziativa del “vulcanico” presidente Flavio Perin e del comitato di gestione è stata organizzata una kermesse di tre giorni con spettacoli di musica, intrattenimento e
specialità culinarie nella cornice della meravigliosa oasi Vallona di Villa del Conte. Il clou della manifestazione, ovvero il pranzo organizzato, è ’stata occasione per ritrovare e festeggiare tanti vecchi amici e compagni di avventura, ricordare chi ci ha lasciati e ringraziare i vari sponsor che negli anni ci hanno dato una mano per sostenere l’attività. La partecipazione delle varie autorità cittadine e non, che si sono succedute negli anni e delle società ciclistiche vicine, che con noi hanno condiviso la passione e la fatica per questo meraviglioso sport. Il ricavato della manifestazione è stato devoluto parte all’asilo di Villa Del Conte e parte alla Onlus “ I BAMBINI DI DAVIDE”. Occasione per il PEDALE COMITENSE per lanciare un messaggio in ambito locale; sport e divertimento, ma anche impegno sociale.


Info e contatti
Sede: Via Villarappa 102- 35010 Santa Giustina in Colle
Tel/Fax: 327.7798851
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